La pioggia di critiche, più che legittime, verso Trump al G7 di Taormina e al successivo G7 Ambiente su Bologna, rispetto all’uscita degli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi, ecco che dalle nazioni “virtuose” arrivano i dati reali sui consumi energetici. E l’Italia, che sta facendo opposizione alle nuove direttive sull’energia in elaborazione a Bruxelles si scopre più “petrolifera” con i consumi petroliferi in aumento.
Stando a dati del mese di maggio 2017 i consumi petroliferi del Bel Paese sono stati di poco piú di 5 milioni di tonnellate, con un incremento pari al 2,6% (più 127.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2016. Lo afferma una fonte della quale è difficile dubitare sull’argomento: l’Unione petrolifera.
La domanda totale di carburanti (benzina più gasolio) nel mese di maggio è risultata pari a circa 2,7 milioni di tonnellate, di cui 0,7 milioni di benzina e 2 milioni di gasolio, con un incremento dell’1,5% (più 39.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del’anno prima. I prodotti per l’autotrazione, a paritá di giorni lavorativi, hanno avuto queste dinamiche: la benzina nel ha mostrato un decremento dell’1,8% ( meno 12.000 tonnellate) rispetto a maggio 2016, mentre il gasolio per autotrazione un incremento del 2,6% (più 51.000 tonnellate).
Sul fronte delle vendite sulla rete di benzina e gasolio nel mese di maggio hanno segnato, rispettivamente, un decremento dell’1,3% e un incremento dell’1,4%.
A determinare questa crescita sono state le immatricolazioni di autovetture nuove che sono aumentate dell’8,2%, con quelle diesel che hanno rappresentato il 55,7% del totale (era il 57% a maggio 2016), mentre quelle a benzina il 33,4%. Per quanto riguarda le altre alimentazioni, nel mese considerato, è continuata la crescita delle auto ibride arrivate al 3,3% e del gpl che è al 6,2%.
Stabili, invece le auto elettriche che però rimangono allo 0,1%, mentre continua il calo del metano all’1,3%. Ragione per la quale non si capisce come mai il governo visto che con la nuova Strategia Energetica Nazionale vuole incrementare l’utilizzo del metano non vari, almeno, un piano per l’aumento delle autovetture a gas naturale, visto che anche se ad alimentazione fossile, inquinano il 75% in meno rispetto a un diesel.
Questi dati confermano il fatto che circa la mobilità sostenibile,oggi e nei fatti, l’Italia fa ben poco. Il trasporto pubblico è sempre meno utilizzato. Il numero degli spostamenti totali nel giorno medio feriale nel 2016 è calato, sul 2015 del 4,48% mentre numero passeggeri/km/totali è diminuito del 17,06%.
Un fenomeno che ha un chiaro impatto sulle immatricolazioni delle autovetture e sui consumi petroliferi. In mancanza di alternative valide gli italiani scelgono il trasporto privato con autovetture, fossili. Al netto degli annunci roboanti circa le auto elettriche, il car-sharing ecc ecc.
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