Questa è la mia pagina sull’informazione ambientale. Da qui potete accedere a risorse e link sull’informazione ambientale in Italia e nel Mondo, al mio personal position paper e a ciò che ho scritto sull’argomento. In fondo trovate tutta una serie di link utili qui.
Il mio personal position paper sull’informazione ambientale
Questa è la mia concezione dell’informazione ambientale in maniera sintetica. Se no che personal position paper è?
L’informazione ambientale è un pezzo d’informazione e in quanto tale è realizzata da giornalisti. Comunicatori, uffici stampa, blogger, social media manager e influencer fanno altro sulle questioni ambientali, molto spesso con ottima qualità ed efficacia, ma l’informazione è ambito dei giornalisti, figura in Italia riconosciuta dallo Stato tramite l’Ordine dei Giornalisti e una serie di leggi e regolamenti. Personalmente sono contrario all’Ordine dei Giornalisti, a riconoscere i giornalisti dovrebbero essere in primo luogo i lettori, poi gli editori e le istituzioni. Giornalista è chi vive di questo lavoro. Questa è a mio giudizio la discriminante.
Il giornalista ambientale è quindi un giornalista specializzato in ambiente che deve avere necessariamente un background scientifico. Il background scientifico è indispensabile al giornalista ambientale sia per la conoscenza e la comprensione di ricerche e dati – che sono la base delle analisi ambientali – sia per il metodo di lavoro. Il giornalista ambientale infatti necessita, nel proprio lavoro, d’adottare metodi giornalistici simili a quello scientifico.
Per esempio deve saper confrontare dati e studi, evidenziando criticità, oppure inserirli in contesti più ampi. Inoltre, a mio giudizio, il giornalista scientifico deve essere disponibile a revisionare un proprio articolo se dovessero emergere evidenze o criticità, saldamente documentate, direi granitiche, sull’informazione realizzata. Perchè oggi con l’accesso a migliaia di fonti e la velocità della ricerca scientifica la possibilità di errori – che è intrinseca a qualsiasi attività umana – è reale.
Il giornalismo ambientale è, quindi prima di tutto giornalismo, scientifico, poi ambientale. E sull’aggettivo ambientale è necessario specificare a fondo, per evitare confusioni che oggi sono all’ordine del giorno. Ambientale, per un giornalista, non significa ambientalista. Un giornalista ambientale è specializzato in ambiente, ossia è in grado di leggere, interpretare, descrivere, le questioni ambientali, ma non deve essere, nella professione, ambientalista. Ossia non può e non deve essere militante. Giornalismo e militanza, oggi, sono per me assolutamente incompatibili, sul piano professionale. Un giornalista deve poter essere critico verso chiunque a 360 gradi, senza impedimenti di sorta, specialmente oggi vista la complessità e la dipendenza dei fatti e degli eventi.
Collezione di link utili per l’informazione ambientale.
Qui trovate alcuni dei miei articoli sull’informazione ambientale.
Il sito della Society of Environmental Journalists, statunitense.
Il sito di FIMA, Federazione Italiana Media Ambientali, della quale sono membro fondatore e dell’ufficio di presidenza con deleghe alla all’innovazione editoriale e al giornalismo scientifico.