C’erano una volta i rifiuti. Tra qualche anno potrebbe iniziare così una fiaba per i nostri bambini, se dovesse diffondersi l’economia circolare al posto di quella lineare che conosciamo e utilizziamo oggi. Però bisogna intendersi su cosa sia l’economia circolare al di là delle mode ecologiste del momento. Quando si parla d’ambiente, ci s’innamora delle parole o meglio, dei concetti, che hanno una ribalta mediatica di qualche mese per poi sparire nell’ombra. È successo con le rinnovabili, la generazione distribuita, le smart cities e ora è la volta dell’economia circolare. A fissare un punto fermo, in materia di economia circolare, ci ha pensato Edizioni Ambiente con il nuovo volume “Che cos’è l’economia circolare” di Emanuele Bompan e Ilaria Nicoletta Brambilla con l’introduzione di Antonio Cianciullo. «In Italia, fino a oggi, è mancata una riflessione a 360 gradi sull’economia circolare, troppo spesso confusa con l’economia del rifiuto». – afferma Emanuele Bompan, giornalista e geografo. – «Questo libro vuole essere il tentativo d’offrire uno strumento semplice e sistematico per cercare di comprendere questo nuovo interessante modello economico. Speriamo che questo testo possa dare spunto a ulteriori riflessioni e indagini sull’argomento». Prima di entrare nello specifico gli autori indagano sulla storia del concetto d’economia circolare, che è fondamentale conoscere, perché non si tratta di una nuova e radicale economia, ma è prodotta per gemmazione da quella classica lineare, anche se si separa nettamente da quella liberista fino a prenderne le distanze in maniera drastica. E non potrebbe essere altrimenti vista l’assoluta incompatibilità, specialmente sul fronte del concetto e della distribuzione del valore, che ha l’economia lineare liberista, se confrontata con quella circolare sostenibile. La prima parte del volume è un vero e proprio indice ragionato di tutto ciò che ha contribuito a costruire il concetto di economia circolare, partendo dai classici dell’economia, fino a quelli dell’ecologia, senza trascurare alcun dettaglio, compresi avvenimenti e pubblicazioni che hanno lasciato il segno nel pensiero della sostenibilità. Dallo studio del Club di Roma “I limiti dello sviluppo”, al meeting di Rio del 1992, passando per il Rapporto “Our Common Future”, più comunemente detto “Rapporto Brundtland”, fino ad arrivare alla Ellen MacArthur Foundation, attuale punto di snodo dell’economia circolare, che sovvenziona e investe in programmi di economia circolare. A pagina 75 si arriva al punto fondamentale del volume: «L’economia circolare si differenzia da altri modelli emergenti come green economy, decrescita felice, bioeconomia, che hanno portato alla ribalta concetti come riduzione delle emissioni, sobrietà nei consumi, fine dell’economia fossile, utilizzo degli output, per il fatto che ne incarna tutti gli elementi e li integra in un unico sistema olistico che racchiude elementi di mercato (profitto), di marxismo (benessere dei lavoratori) e di impatto complessivo non lineare». Questo, è lo scenario chiave che descrive l’economia circolare e che pone il problema della transizione da quella lineare liberista nella quale viviamo oggi. Successivamente, gli autori entrano nel dettaglio con una serie d’esempi a proposito di prodotti e materie che non citiamo per evitare l’effetto spoiler. E ce n’è anche per l’Italia, poiché molte aziende nostrane sono già a pieno titolo all’interno di una prima fase dell’economia circolare.
“Che cos’è l’economia circolare“
di Emanuele Bompan , Ilaria Nicoletta Brambilla
EDIZIONI AMBIENTE
NUMERO PAGINE: 160
ISBN: 9788866271864
FORMATO: 13,2 X 18,5
Prezzo: 15 euro
Questo Articolo è stato pubblicato su QualEnergia.
MOolto interessante. Deve essere letto ed approfondito
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Veramente molto interessante e completo.