di Michele Dotti*, Jacopo Fo*, Fabio Roggiolani*
Per chi ha idee, speranze, progetti la strada è in salita, anche se la vista all’orizzonte è meravigliosa. Lo abbiamo visto in questi due anni trascorsi dal primo “Ecofuturo”; niente di quanto scoperto, annunciato e reso pubblico è scomparso, ma poco è diventato economia affermata.
Lo sanno coloro che hanno perso il lavoro anche nel mondo del Green e lo sanno gli imprenditori che tra agguati bancari, fiscali e burocratici provano a resistere nello scenario sotto controllo delle fossili.
Era più facile, quando dimostravamo per la prima volta di essere capaci di far un kW dal Sole, eravamo simpatici e ci lasciavano fare. Oggi, che ci candidiamo a produrre tutta l’energia da fonti rinnovabili e a ridurre i consumi con l’efficienza energetica del 50%, siamo avversari.
Ecco allora che quest’anno “Ecofuturo” non lascia, ma raddoppia: dal 26 al 31 luglio siamo a Rimini in una struttura nata espressamente che si chiama Ecoarea, un edificio di cinque livelli in altezza con il tetto inerbito, dove l’energia è rinnovabile e se ne consuma comunque il 70% in meno grazie al legno, ai vetri termici e a una serie di sistemi che ci fanno riconciliare con l’idea di Fiera.
Il prossimo ottobre “Ecofuturo” sarà per tre giorni a Gubbio, presso la Libera Università di Alcatrazper creare la rete delle ecotecnologie.
Ogni mattina, prima degli incontri, chi ha piacere potrà partecipare a varie attività: alla musicoterapia con Michele La Paglia, ai percorsi di shiatsu, alla terapia craniosacrale, alla ghironda di Gioacchino Allasia, alla ginnastica dolce cinese Qi Gong e allo yoga di Alfredo Albiani.
L’esperienza di Ecor, azienda del Biologico Italiano, unita a quelle delle aziende del Consorzio Italiano Biogas, mostrerà come alimentarsi con cibo buono e salubre.
“Coltivare il futuro” nasce da questo sogno, in via di concreta realizzazione nel nostro paese che sta riconvertendo alle strategie del biologico e delle energie rinnovabili le grandi aziende agricole italiane da sud a nord e che sta allontanando dai campi pesticidi, diserbanti e concimi chimici.
In ogni giornata del Festival parleremo e spiegheremo come e perché tutto questo è possibile confrontando idee e approcci diversi, per arrivare a una sintesi comune, come avvenne lo scorso anno con il percorso della “Buona Geotermia”.
La lungimiranza di chi ha creduto come imprenditore e inventore si sposa oggi con la nuova sensibilità dei sindaci e delle comunità locali cui hanno lavorato sia “Giga” sia “Ecofuturo”.
Oltre alla geotermia a bassa temperatura per il condizionamento degli edifici, oggi stanno decollando i teleriscaldamenti geotermici con tutti i sindaci che ci hanno scommesso dopo la svolta della “Carta della Buona Geotermia” di Abbadia San Salvatore.
Ripercorreremo i sentieri della rinascita della produzione della Seta Etica, con Dorica, della canapa italiana e le filiere produttive della rete di Italcanapa con gli usi e benefici tra cui il filato plastico per le stampanti 3D che vedremo all’opera.
Metteremo a disposizione di tutti il vademecum di “Spolveriamoci” prodotto con Mario Tozzi, Luca Mercalli, Jacopo Fo e Valerio Rossi Albertini. Molti dei nuovi sindaci e sindache si sono dichiarati disponibili e pronti alla svolta sulla mobilità; a “Ecofuturo” tutti potranno sapere come fare e con quali risorse.
Per ulteriori informazioni vai al sito di Ecofuturo
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*tra gli organizzatori di “Ecofuturo”
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